Per noi di Eltraff ogni limite è un’occasione per superarsi.

Da più di 45 anni, impieghiamo la nostra tecnologia e la nostra passione per creare e distribuire apparecchiature che favoriscano il controllo dei limiti di velocità e la verifica del rispetto del codice della strada.

La nostra missione è la vostra sicurezza, al volante e in strada.

Forniamo ad autorità e amministrazioni pubbliche tutti gli strumenti necessari per rendere le nostre strade più sicure. Perché? Per favorire una circolazione consapevole, nel totale rispetto di chi sta al volante e chi ci circonda.

L’innovazione è alla base di tutto ciò che facciamo.

Da misuratori di velocità e apparecchiature per il rilievo di infrazioni semaforiche, a etilometri, drug test e sistemi di mappatura degli incidenti: produciamo e importiamo una vasta gamma di prodotti dove tecnologie innovative incontrano precisione e semplicità d’uso.

Crediamo in una circolazione più sicura perché crediamo nelle persone.

Eltraff è una piccola azienda, ma con un cuore grande. Il nostro Team è unito da grande trasparenza, lealtà, condivisione di successi, e anche di valori: ogni giorno, insieme, ci impegniamo su più fronti in numerose iniziative sociali e ambientali. La nostra azienda è, inoltre, certificata secondo lo standard di Qualità ISO 9001:2015 ed ha implementato un Sistema di Gestione Integrato Qualità, Salute, Sicurezza e Ambiente.

Svolta all’incrocio, e poi dritto fino alla strada più sicura. Ti aspettiamo lì.

La storia dell’azienda

Sara Cozzi, socio dell’azienda e responsabile Qualità, Salute, Sicurezza ed Ambiente intervista Antonio Viganò, classe 1934, presidente e fondatore di Eltraff s.r.l.

SC: Siamo tutti curiosi di sapere qualcosa della nascita di Eltraff, quando è cominciato tutto?
AV: Poco più che venticinquenne ero alle dipendenze della Compagnia Generale Automazione CGA di Roma, diretta dal notissimo Professor Roberto Vacca, classe 1927, opinionista, grande matematico e autore di circa 40 libri tra cui il più famoso “Il medioevo prossimo venturo”, tuttora vivente e molto attivo sugli attuali social network. Da lui appresi molti principi che mi aiutarono a programmare la mia vita.
La CGA importava regolatori semaforici e materiale connesso dalla LFE USA per installare in Italia impianti semaforici. Fui nominato in quegli anni Responsabile alle Vendite per il Nord Italia.
In quell’occasione la CGA importò dagli USA un misuratore di velocità denominato Radartachimetro S5 per il quale nel 1963 ottenne l’approvazione n.12473 del 4/2/1963 dal Ministero dei Lavori Pubblici. Riuscimmo a vendere nelle maggiori città italiane una cinquantina di Radartachimetri S5 ma poi la LFE si ritirò dal mercato e di conseguenza anche la CGA chiuse i battenti.

SC: E’ a questo punto che venne l’idea di vendere i misuratori di velocità?
AV: Non subito, in un primo tempo iniziai a vendere impianti semaforici, poi pensai che i misuratori di velocità potevano avere un buon mercato. Si da il caso che mio cognato, padre della persona che mi sta intervistando, fosse uno dei più brillanti progettisti di SGS Thomson, ora STMicroelectronics. Non ci volle molto per trasformare in realtà l’idea di creare un nuovo misuratore di velocità. Il 9/1/1981 ottenemmo l’approvazione del primo misuratore di velocità che chiamammo Velomatic 103 fino in seguito all’approvazione n.3053 del 25/7/1995 del Velomatic 512 che, unico al mondo, era ed è ancora oggi in grado di fotografare contemporaneamente le targhe posteriori dei veicoli nei due sensi di marcia opposti. Considerati gli ottimi risultati di questo strumento, il 2/3/2007 ottenemmo l’approvazione della convalida del Velomatic 512 a cui nel 2011 il dispositivo fotografico analogico venne sostituito con un dispositivo digitale.

SC: E i Telelaser quando arrivarono?
AV: Fu un incontro fortuito alla fiera Intertraffic di Amsterdam nel 1996 con David Williams, Amministratore Delegato di Laser Technology di Denver; riuscimmo in brevissimo tempo ad avere l’esclusiva in Italia dei misuratori di velocità Marksman LTI 2020, che in Italia chiamammo Telelaser LTI 2020 e via via fino all’ultima versione della straordinaria Telelaser Trucam HD.
Si sono successivamente aggiunti altri prodotti quali etilometri, documentatori di infrazioni semaforiche, rilevatori di planimetrie, apparecchi per il controllo dell’utilizzo di droghe ed altro.

SC: Cosa c’è in previsione per il futuro?
AV: Vogliamo continuare nello sviluppo di nuove ed innovative apparecchiature per cui ci siamo dotati di un reparto di ricerca e sviluppo interno. Riteniamo fondamentale consolidare i rapporti con i nostri partner per la distribuzione dei prodotti per cui abbiamo l’esclusiva in Italia, continuando a riportare risultati soddisfacenti.
Inoltre come ultimo obiettivo, per noi il più importante, vogliamo continuare a mantenere la stima dei nostri clienti, oltre 2000, assistendoli nel miglior modo possibile.

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