“I velox sbagliano le misure, soprattutto quelli vecchi” – è davvero così?

Molti sostengono che sulle strade italiane siano presenti numerosi misuratori di velocità malfunzionanti. Verità o bufala?

È capitato a tutti di sentirsi dire da qualcuno che gli è arrivata una multa nonostante fosse certo di non aver superato il limite di velocità. 

Il web pullula di consigli su come comportarsi nell’eventualità di una misurazione errata ma la realtà è che si tratta dell’ennesimo falso mito sui misuratori di velocità, in circolazione da così tanto tempo che ormai nessuno sa più risalire alla verità. 

Dunque, può un misuratore commettere un errore, soprattutto se molto vecchio? Si può veramente parlare di misurazione errata?

Può succedere che i misuratori di velocità si sbaglino?

Rispondiamo una volta per tutte a un dubbio che ha attraversato la mente di qualsiasi guidatore almeno una volta nella vita: e se il misuratore di velocità si fosse sbagliato? 

Prima di tutto, bisogna comprendere che per qualsiasi strumento di misurazione in uso la taratura è un intervento obbligatorio per legge.

Il primo test a cui i misuratori sono sottoposti, ancora prima di essere venduti, è la taratura iniziale. Ad occuparsene sono laboratori accreditati che effettuano esami estremamente precisi.

Cosa prevede la taratura iniziale? I misuratori di velocità vengono testati in pista su 100/200 passaggi di auto con velocità che variano dai 30 km/h fino ai 230 km/h. Solo se il misuratore messo sotto esame supera questa prova può essere messo in commercio.

Successivamente, ogni anno, ciascun misuratore viene sottoposto per legge alla taratura periodica, sempre effettuata dai laboratori accreditati, con l’obiettivo di verificare che esso continui ad essere preciso.

Per assicurarsi che un misuratore di velocità sia in regola basta verificare che sia stato emesso il certificato che prova il superamento dei test di taratura.

Le medesime prove devono essere superate da tutti i misuratori in utilizzo, compresi quelli che sono in servizio da più tempo. L’obiettivo è proprio quello di accertarsi che anche questi strumenti operino con la massima precisione.

Conclusioni

Arriviamo, quindi, alla domanda che in moltissimi si sono posti: può un misuratore di velocità – a causa della vecchiaia o di problemi di fabbricazione – registrare la velocità errata al passaggio di un’auto? La verità è che ciò non può accadere

La verifica della taratura è stata introdotta per legge proprio per evitare questo genere di situazione. Dunque, i misuratori attivi sulle strade italiane sono certificati nella loro capacità di effettuare misurazioni precise.

Purtroppo per tutti i guidatori che pensavano di poter contare su un errore del misuratore per evitare il pagamento di una multa, la realtà è che è molto più probabile che l’errore sia umano e che l’infrazione rilevata dallo strumento si sia effettivamente verificata. 

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